Il latte fa da sempre parte della nostra vita e pochi immaginerebbero un’alimentazione priva di questo complesso alimento.
Perché il latte si chiama così?
L’etimologia del “latte” deriva dal latino lac-lactis o glactis e dal greco gala-galactos in greco. Si collega alla più antica radice “glu, gla, gal, gar”, che indica il deglutire del neonato durante l’allattamento.
Il latte di alta qualità fa la differenza
È un latte di alta qualità quello che contiene preziose sostanze nutritive grazie all’alimentazione completamente naturale delle mucche. Ogni stagione, infatti, ha un sapore differente e un contenuto di grassi estremamente variabile: maggiore in inverno, inferiore in estate.
Come si migliora l’assorbimento del calcio?
Consumare latte a stomaco vuoto non è una buona idea per l’assimilazione del calcio: meglio farlo durante i pasti. Inoltre non è raccomandabile farlo bollire. A differenza del latte crudo, infatti, il latte pastorizzato, fresco o a lunga conservazione che sia, è pronto da bere.
Per digerire il latte… hai bisogno di latte
Può sembrare un paradosso, ma per evitare l’intolleranza al latte ci vuole proprio il latte. Il processo di pastorizzazione, infatti, oltre a eliminare i microorganismi nocivi, elimina anche alcuni enzimi tra cui il lattasi. Si tratta di un elemento indispensabile per digerire il lattosio.
Il latte è ricchissimo di grassi buoni e anticancerogeni
L’acido butirrico, contenuto nel latte, svolge un effetto anticancro. Tale effetto sembra essere potenziato dalla presenza di CLA (acido linoleico) che interviene nella formazione delle prostaglandine, scongiurando il rischio di malattie cardiache.
04 Maggio, 2021