CURARE E CONSERVARE LA MEMORIA, IL RUOLO DEL CIBO

“Allenare” i neuroni, insieme a uno stile di vita sano e a un regime alimentare specifico, può davvero fare la differenza e specialmente per le persone non più giovani serve una strategia preventiva globale. Una buona memoria si conserva infatti anche riducendo il rischio di arteriosclerosi con una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, pesce, latticini, cereali e legumi.

Alimenti base della buona salute, compresa quella cerebrale. C’è poi una molecola “salva memoria” che abbonda nei formaggi, specialmente in quelli stagionati. Si tratta della spermidina, che, stando ad un recente studio, sarebbe in grado di ripristinare la memoria grazie alla sua azione di “pulizia” degli aggregati proteici tossici accumulati nel cervello.

Il declino cognitivo è una situazione con cui, prima o poi, bisogna fare i conti. Ma occorre discriminare tra le situazioni attenuabili con un miglioramento dello stile di vita e della dieta e i quadri patologici in cui sono presenti segnali di cambiamento comportamentale/ affettivo che richiedono approfondimenti diagnostici strumentali e terapie mirate.

Volendo un titolo mediatico, si potrebbe parlare della molecola che ‘ripulisce gli ingranaggi’ della memoria. Il suo nome è spermidina e, stando allo studio recentemente pubblicato su Aging Cel, sarebbe in grado di ripristinare la memoria grazie alla sua azione di “pulizia” degli aggregati proteici tossici accumulati nel cervello.

Il team di ricerca dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche e del Telethon institute of genetics and medicine hanno dimostrato che il trattamento di solo un mese con la Spermidina stimola l’espressione del fattore di trascrizione TFEB che controlla i geni responsabili della degradazione per autofagia, favorendo l’eliminazione degli aggregati di alfa-sinucleina e beta amiloide.

Una volta liberata la cellula da questi aggregati, la comunicazione sinaptica riparte, con un effetto positivo sulla memoria anche in condizioni di elevato carico di informazioni. Tra i cibi più ricchi dici sono i formaggi stagionati e il salmone.

Avete presenti quei granellini che si sentono sotto i denti quando si mangia un pezzo di formaggio ben stagionato? Si tratta dei cristalli di tirosina, un aminoacido presente naturalmente nelle proteine del latte che si cristallizza dopo essere stato liberato ad opera degli enzimi durante la stagionatura. Questo aminoacido aumenta la disponibilità di dopamina che, a sua volta, migliora le prestazioni cognitive come la capacità di memoria e la prontezza mentale

Tra i vegetali, spiccano invece i funghi, le pere, le patate, i piselli, i broccoli e il cavolfiore, seguiti da frutta secca (soprattutto pistacchi, mandorle e nocciole), semi e prodotti a base di soia fermentata, legumi e cereali integrali. Qualche anno fa, un altro studio  aveva dimostrato l’efficacia della spermidina nella prevenzione del rischio di malattie cardiovascolari, soprattutto negli uomini. Ma non è tutto. Un’assunzione elevata di spermidi-caseina e il siero di latte a fare a differenza perché favoriscono la produzione di glutatione, antiossidante endogeno, efficace nel mantenere giovane il cervello e le funzioni cerebrali. La sintesi e i livelli di glutatione sono correlati alle malattie neuro-degenerative

 

(Fonte: ASSOLATTE)

25 Febbraio, 2020