Il consumo di latte e derivati riduce il rischio di sviluppare il diabete

Fra i vari aspetti della salute per i quali è stato suggerito un possibile ruolo preventivo da parte dei prodotti lattiero caseari, quello relativo alla sindrome metabolica e al diabete mellito di tipo 2, che rappresenta una delle espressioni metaboliche più significative e più frequenti della sindrome metabolica, è senza dubbio uno dei temi emergenti.

Diversi studi, infatti, suggeriscono che il consumo del latte e dei suoi derivati possa offrire dei benefici nella prevenzione di entrambi. Si tratta di un tema di grandissima

importanza, basti pensare al rilievo sociale del diabete mellito e al suo impatto sulla salute pubblica.

Attualmente si stima che la prevalenza di diabete mellito di tipo 2 nella popolazione italiana si aggiri attorno al 5% e che sia in continua crescita a causa dell’aumento dell’obesità e della sedentarietà.

Come è stato riportato, la prevalenza di obesità e la prevalenza di diabete di tipo 2 sono aumentate in concomitanza con la diminuzione del consumo di latte nelle passate tre decadi

Nell’ambito dello studio prospettico francese denominato DESIR (French Data from the Epidemiological Study on the Insulin Resistance Syndrome) è stata condotta una ricerca alla quale hanno partecipato 3435 individui (1710 uomini e 1725 donne) che sono stati seguiti per 9 anni e che hanno compilato, all’inizio dello studio e/o dopo 3 anni, un dettagliato questionario di frequenza di consumo degli alimenti.

In tale questionario, i prodotti lattiero caseari erano divisi in due gruppi: uno rappresentato dal formaggio e l’altro dal latte e derivati, diversi dal formaggio. Il questionario non prevedeva la possibilità di distinguere fra prodotti a basso – o ad elevato – contenuto di grassi.

Durante i 9 anni di follow up si è osservato che:

• Il consumo di prodotti lattiero caseari e di formaggio, come pure la densità di calcio della dieta (definita come il quantitativo di calcio assunto ogni 1000 kcal, alcol escluso) erano associati con una minore incidenza di sindrome metabolica, con una minore pressione diastolica e con una riduzione dell’aumento dell’Indice di Massa Corporea nel tempo

• Il consumo di prodotti lattiero caseari, formaggio escluso, e gli apporti di calcio sono risultati anche associati con una minor incidenza di alterata glicemia a digiuno o di diabete di tipo 2

• Il consumo di formaggio e la densità di calcio della dieta erano associati con minori livelli di trigliceridi e un minor aumento della circonferenza vita nel tempo.

In conclusione, in questa coorte un elevato consumo di prodotti lattiero caseari e di calcio è risultato associato con una minor incidenza di sindrome metabolica e di alterata glicemia a digiuno/diabete di tipo 2 nel corso dei 9 anni di follow up.

Poiché l’associazione inversa fra latte e derivati è stata osservata per molti tratti della sindrome metabolica, i risultati supportano l’ipotesi di un effetto benefico del latte e dei suoi derivati nei confronti del rischio cardiovascolare, nonostante il loro contenuto di acidi grassi saturi. Nell’ambito del Women Health Study è stato condotto uno studio prospettico volto ad esaminare la relazione fra consumo di latte e derivati e diabete di tipo 2 nelle donne (4).

Nello studio sono state incluse 37.183 donne, non affette da diabete al momento dell’arruolamento, che hanno completato un dettagliato questionario sui consumi alimentari e che sono poi state seguite per 10 anni.

Dopo aver aggiustato i risultati tenendo conto dei possibili fattori confondenti (inclusi BMI, fumo, attività fisica, familiarità per la malattia diabetica etc.), i ricercatori hanno osservato che il rischio di diabete di tipo 2 nelle donne appartenenti al quintile più elevato per consumo di prodotti lattiero caseari (> 2,9 porzioni al giorno) era del 21% inferiore rispetto a quello delle donne nel quintile più basso (< 0,85 porzioni al giorno).

Tale associazione inversa sembrava da attribuire principalmente al consumo di prodotti lattiero caseari a basso contenuto di grassi.
I ricercatori sono giunti alla conclusione che una dieta che incorpori un consumo più elevato di prodotti lattiero caseari potrebbe ridurre il rischio di diabete di tipo 2 nelle donne di mezza età.

21 Settembre, 2020