Il culto di San Lucio, conosciuto anche come Uguzzone o Luguzzone, nacque sulle montagne di Cavargna, in Lombardia. Vissuto a cavallo il XII e il XIII, San Lucio viene tradizionalmente descritto come un pastore che curava il bestiame e sfamava i poveri con il formaggio che produceva. Il suo padrone, contrariato dalla sua bontà, lo cacciò e San Lucio fu costretto a trovare lavoro presso un secondo padrone. Il suo arrivo nella nuova casa comportò, miracolosamente, un’abbondanza senza precedenti, aumentando la ricchezza del nuovo padrone. Il primo padrone, allora, invidioso per la fortuna che il pastore aveva portato a quest’ultimo, uccise Lucio, accoltellandolo e gettandolo in uno stagno.
Gli abitanti del luogo iniziarono a venerare il santo quando si accorsero che nel giorno del martirio di San Lucio, il 12 luglio, le acque di questo stagno si tingevano di rosso.
Inizialmente patrono degli alpigiani, San Lucio divenne in seguito protettore dei casari ed a questo suo titolo si ispirò gran parte dell’iconografia del Santo, che lo rappresenta in abito da pastore, con in mano una forma di formaggio ed un coltello per tagliarla.
Il culto del Santo si diffuse nell’Italia settentrionale a partire dal tredicesimo secolo, proprio da Cavargna, il centro più prossimo al luogo del suo martirio, divenuto sede di un santuario a montano lui dedicato. Successivamente, divenuto patrono dei formaggiai e delle loro Corporazioni o Arti, il culto si diffuse anche nelle città limitrofe, tra cui Milano, Bergamo, Brescia, Lodi, Codogno, Piacenza, Parma…
La festa di San Lucio viene celebrata tutti gli anni il 12 di luglio nel santuario a lui intitolato in Val Carvagna.
19 Maggio 2022